Bruxismo
Lasceresti la tua macchina fuori mentre grandina?
Potendo scegliere la metteresti al riparo per evitare danni alla carrozzeria!
Cosa c’entra questo concetto con l’argomento bruxismo? Anche il bruxismo è un evento dannoso, infatti può creare gravi danni, in questo caso ai tuoi denti!
Cos’è il bruxismo?
Il bruxismo è una patologia che comporta un serramento involontario delle mascelle accompagnato da digrignamento e sfregamento dei denti tra di loro.
Questa attività è presente soprattutto durante il sonno, nei periodi di maggiore stress o tensione. Può essere presente anche durante il giorno rendendo il trattamento più difficile.
E’ un fenomeno frequente molto diffuso, può essere presente anche nei bambini, soprattutto quelli caratterizzati da iperattività.
Le principali cause di bruxismo sono:
- Ansia, stress e tensione psicologica
- Dolori legati alla dentizione e alla crescita della mandibola
- Disturbi del sonno
- Difetti di occlusione dentale
- Postura errata
Quali sono i segni e i sintomi del bruxismo?
- usure dentarie fino ad avere denti mobili e spostati
- muscoli del viso affaticati, rumori articolari e dolore al collo, spalle e torace
- sonno non ristoratore con senso di fatica e di dolore al risveglio
- rumore di digrignamento durante il sonno
- emicranie e cefalee
Quali conseguenze può comportare il bruxismo ?
L’usura dentale è considerata l’effetto più dannoso provocato dal bruxismo. L’usura dello smalto dentale aumenta la sensibilità dei denti al freddo o al caldo.
Tale sensibilità può tramutarsi in un dolore vero e proprio, pungente e continuo.
Le sollecitazioni del bruxismo indeboliscono i denti, provocando infrazioni e fratture dei denti, decementazioni dei ponti, perdita di otturazioni.
La muscolatura masticatoria risulta compromessa e talvolta dolente, aggravando la difficoltà di aprire e chiudere la bocca.
Combattere il bruxismo: rimedi e cura
La terapia immediata consiste nell’inserimento tra le arcate di una placca occlusale che permette la “deprogrammazione” dei movimenti anomali ed il ritorno ad uno stato di normalità articolare e muscolare.
Se dopo alcuni mesi di utilizzo della placca questa condizione viene raggiunta in modo soddisfacente sarà possibile allora definire meglio l’iter terapeutico successivo che potrà essere:
- informazione ed autocontrollo: vanno forniti dei diari comportamentali in modo che il paziente prenda coscienza della parafunzione.
- trattamento protesico finalizzato a ricreare il tessuto dentale usurato e contestualmente a ritrovare la postura armonica.
- in casi specifici terapia farmacologia finalizzata a ridurre l’infiammazione (farmaci analgesici e miorilassanti)
- fisioterapia: tecniche di rilassamento e stretching dei muscoli masticatori permettono di rilassare e riallungare gradualmente le fibre muscolari contratte.